FESTA CHE VAI…PIATTO TIPICO CHE TROVI. I CONSIGLI PER IL NATALE.
Un breve tour virtuale alla scoperta delle tradizioni del nostro bel Paese, accompagnato dai consigli da seguire a tavola durante il Natale e gli altri giorni di festa!
Ed ora siamo arrivati al Natale e nel nostro bel Paese ogni regione, ogni città e paese ha una sua identità e tradizione culinaria.
Nel Lazio ad esempio, per la vigilia, la tradizione privilegia fritto misto di verdure (broccoli e carciofi) e baccalá fritto insieme al capitone. Per il giorno di Natale, abbacchio al forno con patate e cappelletti in brodo, bollito misto e tacchino ripieno. Come dolci, pampepato e pangiallo (frutta secca e canditi con farina, miele e cioccolato) ne fanno da protagonisti.
Se poi ci muoviamo verso l’Abruzzo, invece, possiamo assaporare la minestra di cardi e la zuppa di castagne e ceci. Mentre, per quanto riguarda i dolci tradizionali, diversi per ogni provincia, abbiamo: calcionetti fritti (panzerottini dolci con marmellata d’uva nera detta scrucchiata, ceci, noci tritate, mandorle triturate, mosto e cacao), ferratelle, ostie con ripieno di mandorle, noci e miele, neole, noci atterrati (mandorle con acqua e zucchero) e scrippelle.
Ed ancora in Sicilia ci si allieta con lo Sfincione (pizza base di cipolla), le scacce ragusane, i cardi in pastella e la gallina in brodo, le insalate di arance con aringa e cipolla, l’agnello al forno, lo sformato di anellini al forno con ricotta, la pasta con le sarde e sarde a beccafico (ripiene di mollica, pinoli, bucce di arance, foglie di alloro e uva passa), la carne con pancetta coppata con contorno di sparaceddi e caponata. Per dolci, buccellati di Enna (dolci tipici ripieni di fichi secchi), cassate e cannoli, i mustazzoli a base di mandorle, cannella e chiodi di garofano.
Ancora è un piacere ricordare che nelle Marche si gode con i Maccheroncini di Campofilone in sugo, i cappelletti in brodo di carne, i Vincisgrassi (timballo di manzo macinato, salsiccia, pollo tritato, prosciutto crudo, a volte con aggiunta di funghi) ed il cappone arrosto. Come dolci, la pizza de Natá (pasta di pane con frutta secca, uvetta, cioccolato in polvere, limone e arancio grattugiati, fichi e zucchero) e il fristingo (impasto di fichi, cioccolato, canditi e frutta secca).
Andando invece al nord mi piace ricordare la Valle d’Aosta dove troviamo Mocetta in crostini al miele (salume di muscolo di vacca, pecora o capra essiccata e aromatizzato con erbe di montagna, ginepro e aglio), lardo con castagne cotte e caramellate con miele, crostini con fonduta e tartufo, zuppa alla valpellinentze. Come dolce pere a sciroppo servite con crema di cioccolato e panna montata.
Si potrebbe certamente scrivere ancora tanto di tutte queste piacevoli distinzioni tradizionali del nostro Natale ma, in particolare, vorrei soffermarmi sul principale aspetto di questi giorni sereni, ovvero, il categorico e tradizionale dovere di provare tutte queste squisitezze.
In questi giorni, quindi, non possiamo farci scappare la possibilità di sorridere di fronte ad uno di questi piatti perché, in quanto tradizionalmente tipici, fanno parte di noi!
In tanti mi chiedete come comportarvi in questi giorni.
E allora, cosa fare in questi giorni di festa?
Non potrei mai chiedervi di seguire un piano alimentare in questi giorni di festa. È bello condividere con i propri parenti e amici tutti questi sapori che molto spesso, per il tipo di vita frenetica, non abbiamo più il piacere di assaporare durante l’anno.I consigli che allora posso darvi per il Natale è di gustare (in quantità magari non esagerate) un pochino di tutto.
Prestate molta attenzione all’antipasto, evitate tartine e torte rustiche, meglio delle olive, delle verdure in pinzimonio, dei cubetti di parmigiano o delle bruschettine con dell’olio extra vergine d’oliva.
Mettete da parte il pane e a anche la frutta a fine pasto.
Moderate il consumo di vino e bevande alcoliche. E se proprio non riuscite a rinunciare al dolce, gustatevelo a colazione.
Via libera a mandorle, noci, nocciole (sempre in quantità moderate) mentre giocate a carte o a tombola; bene anche un pezzetto di torrone (magari di nocciole e cioccolato fondente); attenzione invece alla frutta essiccata.
E se avete mangiato tanto a pranzo e volete tenervi leggeri per la cena, la sera potreste mangiare un semplicissimo yogurt bianco naturale con 3-4 noci; vi aiuterà a conciliare il sonno senza alzare l’indice glicemico.
Ovviamente non dimenticatevi dell’esercizio fisico: passeggiare all’aria aperta con i vostri parenti e amici via aiuterà a smaltire le chilocalorie di troppo.