Il grano saraceno
Ormai sono sempre più le persone celiache che bussano alla mia porta e la maggior parte delle volte mi rendo conto che la loro alimentazione risulta essere molto poco variegata, soprattutto per la poca informazione. In molti, infatti, non sanno che sono diversi i cereali e gli pseudo-cereali naturalmente privi di glutine che potrebbero utilizzare in sostituzione della tanto adorata pasta.
Nello specifico oggi vi parlerò di uno pseudocereale, il grano saraceno. Quest’ultimo, infatti, a dispetto del suo nome, non è un cereale, bensì una pianta erbacea delle Poligonale, originaria delle regioni asiatiche. La sua diffusione è rimasta prevalentemente circoscritta in Cina, dove è utilizzato per la produzione del pane. La farina di grano saraceno ha trovato grande diffusione soprattutto nelle regioni alpine del nostro paese, costituendo l’ingrediente principale nella preparazione di piatti tipici della cucina di molte valli: la polenta taragna e i pizzoccheri della Valtellina. A livello nutrizionale il grano saraceno risulta essere particolarmente ricco di proteine di elevata qualità biologica e tra gli amminoacidi spicca la lisina. Povero di acido glutammico e di prolina, è anche particolarmente ricco di minerali, vitamine e di antiossidanti (flavonoidi, acidi fenolici, carotenoidi). A parer mio si presta molto bene per la preparazione di insalate o in abbinamento con i legumi. Celiaci o non celiaci consumate tutti il grano saraceno. Gustoso e sfizioso, sono sicura che diventerà uno dei vostri alimenti preferiti.