15.05.2017

Merenda in campagna

I colori, i profumi e la solarità della primavera sono nuovamente arrivati e come sempre, seppur certo il loro arrivo, ci regalano quella piacevole sorpresa di scoprire la natura che fiorisce.

Per esaltarci di questi preziosi e mai scontati momenti un caro amico – Diego – ci ha invitati a trascorrere un pomeriggio in campagna tra la vigna e gli olivi presenti nell’azienda agricola biologica “Le Rose” pensata e realizzata dal sapiente Aldo che ha saputo trasmettere in questi ettari di felicità verde la sua evidente caparbietà e passione.

La natura che si respira qui, appunto, oltre al fatto di trovarsi in un posto certamente unico in quanto la tenuta è di fronte al mare – che dista 20 km in linea d’aria (si vede il nasone del Circeo) -, alle pendici del Vulcano laziale tra le colline dei Castelli romani, dipende da quello che Aldo e Diego ti raccontano della natura stessa e delle sue evoluzioni e trasformazioni.

Ci colpisce sentir dire che il prodotto naturale dell’uva è l’aceto e che, però, intervenendo in questa spontanea trasformazione l’uomo ha trovato il modo di creare un prodotto che racchiude ed arricchisce i profumi ed i sapori della terra: il vino.

Ed il vino prodotto in questa cantina biologica a gestione familiare è veramente un ottimo risultato.

Avendo ben presente la tutela ed il rispetto del territorio ed il concetto che la qualità del vino nasce nella vigna – e non in cantina attraverso la manipolazione purtroppo sempre più “chimica” – unendo tradizione  (si pensi all’utilizzo di prodotti di origine organica, la raccolta dell’uva a mano ed alla fermentazione nelle vasche di cemento ristrutturate) ed innovazione (si pensi alla progettazione della cantina in funzione della produzione di energia fotovoltaica e l’utilizzo di bottiglie più leggere – per limitare l’inquinamento derivante dalla produzione del vetro e dal trasporto – ) in questa azienda agricola la scelta del metodo biologico è stata allora la via più “naturale” da intraprendere per valorizzare i vigneti ed i prodotti che se ne ricavano.

Tra questi prodotti spiccano il “Colle dei Marmi” – fiano in purezza –ed  il “Tre Armi” – malvasia puntinata e verdicchio – ma anche “la Faiola” – verdicchio, bombino e grechetto – “Artemisia” – malvasia puntinata in purezza – nonché i rossi “la Faiola rosso” – cesanese in purezza – e “Tre Armi rosso” – cabernet sauvignon e cesanese – ed infine (ma solo per rispetto al nome datogli) c’è “Ultimo” – malvasia puntinata, petit e gros manseng”.

Le premesse per una giornata piacevole c’erano tutte ed infatti la passeggiata tra le vigne, le spiegazioni di Diego e poi la super merenda offertaci da Aldo hanno contribuito a regalarci una esperienza indimenticabile.

Tra l’altro, prima di assaporare delle friselle – ovviamente condite con l’olio qui prodotto – la porchetta ed il pane di Lariano, abbiamo avuto la possibilità di assaggiare un vino ancora da imbottigliare ma che lascia pensare ad un risultato superlativo, ovvero il “Colle dei Marmi” 2016.

Felici, ben nutriti e con gli occhi pieni di sole siamo tornati a casa con il calore che questa giornata ci ha regalato con la speranza di tornare presto a Genzano a trovare gli amici dell’azienda agricola LE ROSE.

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